29 Giu2020
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Il tabagismo è attualmente considerato una malattia cronica che provoca dipendenza, oltre a essere la principale causa di mortalità nel mondo occidentale.

Negli ultimi anni c’è stata una diminuzione del consumo di tabacco, sebbene circa il 30% della popolazione mondiale al di sopra dei 15 anni d’età continui a fumare.

Il tabacco usato per la produzione di sigarette contiene all’incirca 4.000 componenti, molti dei quali sono tossici e possono incidere negativamente sulle funzioni riproduttive. Stando agli studi, l’intensità degli effetti negativi dipende dai quantitativi assunti e dalle caratteristiche fisiche e genetiche del fumatore/della fumatrice.

Il tabagismo ha un impatto negativo sulla fertilità naturale, sia nelle donne sia negli uomini. Nelle prime, esiste una correlazione tra l’abitudine di fumare, la diminuzione delle probabilità di rimanere incinte e l’aumento dei tempi necessari per l’ottenimento di una gravidanza. Alcuni studi, inoltre, indicano un incremento del numero di aborti e di casi di gravidanza extrauterina quando si fumano più di 20 sigarette al giorno, nonché un anticipo della menopausa di almeno 2 anni.

Negli uomini, il tabagismo può provocare un abbassamento del volume seminale, una diminuzione del numero di spermatozoi, un decremento della mobilità spermatica e un incremento del numero di spermatozoi morfologicamente anomali.

La Società Americana di Medicina Riproduttiva (ASRM) afferma che il 13% dei casi di sterilità sono causati dal tabagismo.

Gli esperimenti hanno dimostrato che il fumo provoca effetti nocivi per le ovaie, le tube, l’utero, il seme e gli embrioni.

Molte ricerche hanno dimostrato che esiste un rapporto diretto tra l’abitudine di fumare e un peggioramento dei risultati ottenuti a seguito di trattamenti di riproduzione assistita. Nelle coppie di fumatori che si sottopongono al trattamento di Fecondazione in vitro (FIVET) sono stati segnalati un minor tasso di fecondazione, una più bassa percentuale di riuscita dell’impianto dell’embrione, minori tassi di gravidanza e aumento dei bambini nati morti. Rispetto alle donne non fumatrici, le fumatrici devono in media fare il doppio di tentativi per restare incinte mediante una fecondazione in vitro (FIVET)

Inoltre, bisogna tenere ben presenti le conclusioni di alcune pubblicazioni, nelle quali si sottolinea l’impatto negativo del tabagismo sui figli delle donne che hanno fumato durante la gravidanza: alterazioni della fertilità nelle femmine e riduzione del volume spermatico nei bambini, in particolare se il consumo della madre è stato superiore alle 10 sigarette al giorno.

In definitiva, e per concludere, gli effetti negativi del fumo sulla fertilità sono allarmanti e dovrebbero dissuadere le persone dal fumare, anche perché detti effetti negativi sono reversibili, se si decide di smettere.

Dott.ssa Mª Ángeles Manzanares Ruiz, ginecologa di FIVMadrid.

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